
Proteggere i libri dall’umidità è una delle sfide più comuni per chi ama la lettura e desidera conservare la propria collezione in perfetto stato. L’arrivo di giugno, con le sue giornate calde e i temporali improvvisi, può aumentare il tasso di umidità nelle abitazioni, mettendo a rischio volumi preziosi e ricordi di carta. In questo articolo scoprirai come prevenire i danni causati dall’umidità, seguendo i consigli dei restauratori di libri e applicando semplici strategie domestiche.
Perché l’umidità è pericolosa per i libri?
L’umidità rappresenta uno dei principali nemici dei libri. Quando l’aria è troppo carica di vapore acqueo, la carta assorbe l’umidità, diventando ondulata, fragile e, nei casi peggiori, sviluppando muffe e macchie. Questi problemi non solo rovinano l’estetica dei libri, ma possono anche comprometterne la struttura, rendendo le pagine difficili da sfogliare o addirittura illeggibili. Inoltre, l’umidità favorisce la proliferazione di funghi e batteri, che si nutrono della cellulosa della carta e delle colle utilizzate nelle rilegature.

Nei mesi estivi, soprattutto a giugno, le variazioni di temperatura tra giorno e notte possono accentuare la formazione di condensa all’interno delle abitazioni. Questo fenomeno è particolarmente dannoso per i libri conservati in cantine, soffitte o stanze poco ventilate. Anche la presenza di pareti fredde o la vicinanza a fonti di acqua (come bagni o cucine) può aumentare il rischio di umidità localizzata.
I restauratori di libri, che ogni giorno si trovano a recuperare volumi danneggiati, sottolineano l’importanza della prevenzione e della corretta conservazione per evitare interventi costosi e, a volte, irreversibili. Comprendere come l’umidità agisce sui materiali cartacei è il primo passo per proteggere la propria biblioteca domestica.
Il sistema dei restauratori: prevenzione e controllo dell’ambiente
I professionisti del restauro adottano una serie di strategie per mantenere i libri in condizioni ottimali. Il primo principio è il controllo dell’ambiente in cui vengono conservati. La temperatura ideale per la conservazione dei libri si aggira tra i 18 e i 22°C, mentre l’umidità relativa dovrebbe restare tra il 45% e il 55%. Valori superiori possono favorire la formazione di muffe, mentre valori troppo bassi rendono la carta fragile e soggetta a rotture.

Per monitorare questi parametri, i restauratori utilizzano igrometri e termometri, strumenti facilmente reperibili anche online o nei negozi di ferramenta. Posizionare un igrometro nella stanza in cui si trovano i libri permette di controllare costantemente il livello di umidità e intervenire tempestivamente in caso di variazioni anomale. Se l’umidità supera i livelli consigliati, è opportuno utilizzare deumidificatori elettrici o, in alternativa, sacchetti di gel di silice o sali assorbenti, da posizionare sugli scaffali o tra i volumi.
Un altro accorgimento fondamentale è la ventilazione. Aprire regolarmente le finestre, soprattutto nelle ore meno calde della giornata, aiuta a ridurre la concentrazione di umidità nell’aria. Evitare di collocare i libri a contatto diretto con pareti esterne o vicino a finestre dove potrebbero essere esposti a condensa o infiltrazioni d’acqua.
Organizzazione della libreria e materiali protettivi
L’organizzazione degli scaffali gioca un ruolo importante nella protezione dei libri. I restauratori consigliano di lasciare alcuni centimetri di distanza tra i libri e la parete, per favorire la circolazione dell’aria e prevenire la formazione di muffe. Evita di stipare i volumi troppo stretti: la pressione eccessiva può danneggiare la rilegatura e impedire la traspirazione della carta.

Utilizzare materiali protettivi è un’altra strategia efficace. Le copertine trasparenti in plastica, appositamente studiate per i libri, possono offrire una barriera contro l’umidità, ma è importante scegliere prodotti traspiranti che non trattengano la condensa. In alternativa, si possono utilizzare fogli di carta velina o carta acid-free tra le pagine dei libri più preziosi o antichi.
Per i volumi di particolare valore, i restauratori suggeriscono di conservare i libri in scatole archivistiche in cartone acid-free, che proteggono dalla luce, dalla polvere e dagli sbalzi di umidità. Queste scatole devono essere conservate in ambienti asciutti, lontani da fonti di calore diretto come termosifoni o stufe, che potrebbero alterare il microclima interno.
Interventi rapidi in caso di umidità e recupero dei libri danneggiati
Nonostante tutte le precauzioni, può capitare che i libri vengano esposti accidentalmente all’umidità. In questi casi, la tempestività è fondamentale per limitare i danni. Se un libro appare umido o presenta pagine ondulate, il primo passo è rimuoverlo immediatamente dalla libreria e separare le pagine con fogli di carta assorbente non colorata, cambiandoli frequentemente fino a quando la carta non sarà asciutta.

Per i casi più gravi, come la presenza di muffa visibile, è necessario agire con cautela. Indossa guanti e mascherina per evitare il contatto con le spore e utilizza un pennello morbido per rimuovere delicatamente la muffa secca. In caso di muffa persistente o danni estesi, è consigliabile rivolgersi a un restauratore professionista, che potrà intervenire con trattamenti specifici e sicuri per la salute e per i libri stessi.
Infine, ricorda che la prevenzione è sempre la strategia migliore. Effettua controlli periodici alla tua libreria, soprattutto nei mesi più umidi come giugno, e non esitare a riorganizzare i volumi o a investire in strumenti per il controllo dell’umidità. Seguendo questi consigli, potrai godere a lungo della compagnia dei tuoi libri preferiti, tramandandoli integri alle generazioni future.